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Il mondo degli imballaggi alimentari è ancora troppo sconosciuto

Il mondo degli imballaggi alimentari è un mondo ancora per certi versi sconosciuto, per lo meno dal consumatore. Affermo questo non per dati statistici, peraltro non sempre attendibili, ma per avere personalmente incontrato, nei miei numerosi viaggi, incertezza di fronte alla definizione richiestami circa il mio lavoro: ”Lavoro nel settore qualità e sicurezza degli imballaggi alimentari”.

Credo che questa disinformazione nasca dal fatto che si parla molto e solo della qualità e tipologia degli alimenti (alimenti sani, alimenti biologici, alimenti contaminati dalle falde acquifere e dall’inquinamento ambientale) tramite giornali, spot televisivi,  documentari, trasmissioni di attualità , quando,  in realtà, avrebbe estrema importanza anche la conoscenza dell’imballo che nella sua interezza rientra a pieno titolo nella filiera agroalimentare .

L’imballaggio alimentare, infatti, non è solo un mero contenitore che serve a trasportare un alimento ma è parte integrante della salubrità dell’alimento stesso perché, oltre a contenerlo e mantenerlo integro durante la fase di trasporto, interagisce con esso e lo conserva garantendo che le caratteristiche organolettiche si mantengano inalterate e aumentando la “shelf life” del prodotto.

Imballo alimentare da intendere, quindi, non solo come prodotto finito ma come risultato di una serie di processi che, fin dalla materia prima, passando successivamente  alle trasformazioni chimiche e fisiche della stessa,  incollatura, verniciatura, accoppiamenti di materiali diversi come carta e plastica (che non si assomigliano affatto ma insieme possono fare grandi cose!), consenta,cosa di fondamentale importanza, che venga mantenuta alta la qualità del sistema in qualsiasi step della filiera.

Qualità sia come sistemi di gestione aziendale, sia come buone pratiche di fabbricazione (le famose GMP -Good Manufacturing Practice), utilizzando materie che siano conformi alle varie leggi nazionali e internazionali.

Arianna Biagini

Non sarebbe quindi importante avere la giusta informazione non solo di cio’ che si mangia ma, conseguentemente,  anche degli imballaggi alimentari?