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La migrazione nei materiali a contatto con gli alimenti

Pensando al cibo ci vengono in mente la terra, l’acqua, l’aria e il sole , i quattro elementi fondamentali senza i quali esso non esisterebbe; allo stesso modo, senza l’imballaggio alimentare come verrebbe trasportato il cibo fino ad arrivare sulle nostre tavole?

Sarebbe sicuramente un mondo perfetto se tutti potessimo mangiare a Km zero, uscendo dalla porta di casa e raccogliendo frutta e verdura nell’orto di casa, ma purtroppo così non è. Al giorno d’oggi senza gli imballaggi non si potrebbero trasportare alimenti e quindi cibo (dove metteremmo, per esempio, l’acqua se non esistesse il granulo di plastica che viene trasformato fino a diventare una bottiglia?). È uno dei mezzi, quindi, attraverso il quale un alimento riesce ad arrivare dal campo alle nostre tavole, vicine o lontane che siano, mantenendo la propria integrità e, si spera, un’ottima qualità.

La qualità dell’alimento deve essere ovviamente testata come, del resto, anche quella del packaging. Le leggi riguardanti i materiali a contatto con gli alimenti (MCA) hanno basi solide sia a livello nazionale che internazionale, controlli ben definiti ma allo stesso tempo  costantemente in via di aggiornamento. Sempre di più si vedono varie direttive armonizzate a livello europeo come è successo appunto con il Regolamento (UE) n°10/2011 e questo sta a significare ,in primo luogo, una visione comune delle problematiche e di ciò che si deve affrontare quando si è di fronte ad un materiale a contatto alimentare.

I regolamenti europei come i decreti nazionali o, se si vuole guardare ancora più lontano, l’FDA (Food&Drug Administration) elencano una serie di controlli da eseguire per i materiali o oggetti destinati al contatto con gli alimenti.

I materiali destinati ad andare in contatto con i vari tipi di alimenti, secchi, umidi e grassi, hanno spesso proprietà chimiche simili a quelle degli alimenti tali da interagire a livello del substrato cosicchè, è possibile, a seconda del grado di contatto “superficie-alimento”, che qualche sostanza “migri” dall’imballaggio all’alimento.

Ecco quindi il concetto di migrazione di cui sempre si parla quando siamo in ambito di materiali a contatto con gli alimenti: la possibilità che qualche sostanza possa migrare nell’alimento con cui è in contatto, in quantità tali da poter  avere effetti negativi sulla salute umana, definisce il termine di migrazione dall’imballaggio all’alimento e quindi definisce la necessità assoluta del controllo di tali materiali.

Arianna Biagini