PUBBLICATA LA NUOVA EDIZIONE BRC GLOBAL STANDARD FOR PACKAGING MATERIAL ISSUE 6

Sin dalla sua istituzione nel 2001, lo standard BRC per i materiali di imballaggio si è costantemente evoluto per rispondere alle mutate esigenze del settore e degli utilizzatori degli imballaggi. L’edizione 6 è stata sviluppata a seguito di un’ampia consultazione per comprendere i requisiti delle parti interessate, le nuove esigenze degli utilizzatori ed ha visto il coinvolgimento di numerosi attori tra cui produttori di imballaggi, produttori di materiali di imballaggio, organismi di certificazione e di accreditamento, operatori commerciali e distributori. Come è noto lo standard è stato pubblicato il 1 agosto 2019. I corsi di formazione per ATP (Accredited Training Provider) e per gli Auditor sono cominciati a partire dal settembre 2019, mentre a partire dal 1 febbraio 2020 gli audit potranno essere effettuati solo secondo l’edizione 6 dello standard.

Alcuni aspetti chiave del nuovo standard

Scopo: il campo di applicazione dello standard è stato rivisto e si applica alla fabbricazione di materiali di imballaggio utilizzati nella produzione e nelle operazioni di riempimento per alimenti, prodotti di consumo non alimentari come cosmetici, dispositivi medici di consumo come cerotti, materie prime e altri prodotti di consumo influenzabili dall’igiene. Inoltre, il nuovo standard non si applica più ai siti in cui l’attività principale è la produzione di prodotti di consumo. Tali prodotti possono essere verificati in base al Global Standard Consumer Product Issue 4. A fronte della novità anche i requisiti hanno subito alcune modifiche. I requisiti di igiene si basano ora esclusivamente sul rischio: questa semplificazione è stata attuata mediante l’eliminazione dei due livelli di igiene (high – basic). Per cui ora è responsabilità del sito definire il livello di applicabilità dei requisiti mediante l’utilizzo dell’analisi dei pericoli e del processo di valutazione dei rischi. Al fine di dare un supporto ulteriore nell’identificazione dei requisiti applicabili, ai siti che attualmente operano al livello igienico di base (low hygiene), BRC ha in corso di pubblicazione un documento che specifica quali sono i requisiti che possono essere esclusi sulla base dell’analisi del rischio: attraverso l’utilizzo di quest’ultima si potrà motivare la non applicabilità del requisito. E’stata inoltre introdotta una nuova clausola fondamentale: azioni correttive e preventive in linea con gli altri standard GFSI (Global Food Safety Initiative) per garantire che il sito affronti i problemi e adotti misure per ridurre al minimo il rischio che gli stessi si possano nuovamente verificare in futuro. Ulteriore modifica riguarda l’introduzione di una nuova sezione sull’autenticità, i reclami e la catena di custodia dei prodotti per consentire ai siti di stabilire controlli adeguati al fine di prevenire frodi nelle loro catene di approvvigionamento. E’ stato anche stabilito il requisito del programma di monitoraggio ambientale microbiologico. A tale riguardo è stato pubblicato il Position Statement – P558. Per dare evidenza e garanzia di maggiore controllo della tracciabilità è stato integrato anche il requisito relativo ai prodotti commercializzati. Uno dei maggiori cambiamenti però è dato dall’introduzione dei concetti di sicurezza dei prodotti e cultura della qualità come già fatto per il GRC Food Issue 8. La verifica dell’applicabilità di questo requisito sarà effettuata durante gli audit a partire da febbraio 2021 per consentire alle aziende di capire come prepararsi al meglio.

Moduli aggiuntivi (AM)

Per quanto riguarda i moduli aggiuntivi, come segnalato quello relativo ai “traded goods” scompare in quanto entra a far parte dello standard principale, il che significa che il modulo 7 diverrà obsoleto con l’inizio delle verifiche in relazione allo Issue 6 il 1 ° febbraio 2020. I moduli 8 e 9, Environmental Awareness (EAM) e Audit One rimangono invece invariati. E’ inoltre allo studio da parte di BRC un nuovo modulo per controllare il rilascio di materie prime di plastica (es. scarti o sottoprodotti) nell’ambiente per le relative categorie di produzione. Ulteriori modifiche invece sono state inserite per il processo di audit: c’è stata una semplificazione del programma di audit senza preavviso con un’unica possibilità in modo che un sito possa scegliere un audit annunciato o non annunciato. Invariata la tempistica da rispettare da parte degli auditor per quanto riguarda la durata dell’audit nel reparto produttivo, come dettagliato nella parte III, sezione 2.2 della norma. Alcune modifiche sono state introdotte anche per la qualifica degli auditor: i requisiti di competenza degli auditor dei materiali di imballaggio BRCGS rimangono invariati, ma dal 1 ° luglio 2019 tutti gli auditor che effettuano audit per uno schema riconosciuto GFSI come il BRC sono tenuti a sostenere un ulteriore esame di qualificazione predisposto specificatamente da GFSI. Poiché trattasi di un nuovo requisito, tutti gli auditor già qualificati dovranno sostenerlo entro dicembre 2021, mentre tutti i nuovi auditor, dal 1° luglio 2019, dovranno completare questo esame prima di poter procedere alla registrazione. Infine, il numero di audit consecutivi consentiti per ciascun auditor sullo stesso sito viene ridotto da 5 a 3.

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