La nuova edizione dello standard di igiene per gli imballaggi BRC Global Standard

brcÈ ormai operativa la nuova edizione dello standard di igiene degli imballaggi BRC Global Standard for packaging and packaging material. A luglio 2015 è stata pubblicata la l’edizione 5 dello standard dopo un processo di revisione durato oltre 1 anno. A marzo 2014 sono state avviate le consultazioni delle parti interessate da BRC e nell’autunno successivo è stata resa disponibile  la prima bozza per l’esame pubblico  e nel dicembre successivo lo standard è stato completato per poi essere pubblicato nel luglio 2015. Nei mesi intercorsi tra le due precedenti date, BRC ha sviluppato alcune interessanti linee guida applicative e il materiale per la formazione e aggiornamento degli auditor che è stato completato nel secondo semestre del 2015.

Il presente articolo non vuole analizzare le modifiche introdotte dalla nuova edizione, ma fare una sintesi delle principali novità e sottolineare alcune delle motivazioni che possono spingere le organizzazioni a certificarsi.

Per quanto riguarda i numeri relativi ai certificati emessi , ad oggi i produttori di packaging certificati in Italia sono poco più di 200 a fronte di un totale di oltre 2000 aziende certificate appartenenti principalmente al settore del food.

Per quanto riguarda le novità, queste possono essere raggruppate nelle seguenti categorie:

  • Riorganizzazione dello standard: variazioni marginali ad alcuni requisiti e riduzione delle ripetizioni e del numero totale delle clausole e nuova classificazione
  • Inserimento di nuovi requisiti;
  • Nuova sezione dedicata alle attività di prestampa;
  • Aggiornamento dell’albero delle decisioni per la scelta della categoria di igiene o rischio;
  • Individuazione (per un maggior dettaglio) delle categorie di imballaggi (packaging field)
  • Nuove opzioni di audit volontarie (es. audit non annunciati)
  • Nuovi moduli d audit volontari (ad es. moduli di valutazione per piccole organizzazioni).

Ad esempio per quanto riguarda la riorganizzazione dello standard si sottolinea un maggior ordine nella sequenza dei requisiti:

  • Le clausole sulla gestione documenti prescrittivi, moduli, registrazioni e specifiche sono ora sequenziali: 3.2, 3.3, 3.4
  • Le clausole di controllo contaminazione incluse nella sezione 4
  • Le clausole di controllo materiale in arrivo e spedizione incluse nella sezione 5
  • Le clausole delle strutture per personale incluse nella sezione 6

Come ulteriore importante novità le categorie degli imballaggi (packaging fields) sono passate da 5 (glass, plastics, paper, metal, wood and other materials) a 8 (glass manufacture and forming, paper making and conversion, metal  forming, rigid plastics forming, flexible plastics manufacture, print processes, chemical processes, other manufacturing). Ad esempio  per quanto riguarda i materiali compositi vale il principio che questi vengono classificati dal componente che contribuisce con la più alta percentuale di composizione nel prodotto: fino al 75% del componente (in peso) e se il materiale principale è inferiore al 75% dovrà essere utilizzata anche la categoria del materiale successivo. Quindi questo maggior dettaglio  consentirà all’azienda e in fase di certificazione o di ricertificazione una più precisa classificazione dell’attività e delle competenze richieste al gruppo di audit. Come indicato in precedenza BRC insieme agli organismi di certificazione ha attuato un intenso processo di training ed aggiornamento sia degli auditor che del personale interno degli  OdC la cui efficacia è stata valutata attraverso apposite verifiche che hanno poi portato ad una riclassificazione delle competenze degli auditor rispetto alle nuove categorie di imballaggi.

Un’altra importante novità è rappresentata dall’inserimento nel protocollo di certificazione, accanto agli audit pianificati ed annunciati,  di modalità di audit non annunciati a cui l’organizzazione certificata può aderire volontariamente comunicandolo al proprio organismo di riferimento.  Rimandando alla lettura dello standard per i dettagli sulle modalità di attuazione di questa opzione, la motivazioni principale è quella  di

fornire fiducia ai clienti e al mercato in generale dello sviluppo ulteriore di una cultura della sicurezza alimentare e di darne evidenza attraverso un rating specifico (ad esempio se un organizzazione riceve in un audit annunciato un numero inferiore o uguale a 5 non conformità minori il suo rating sarà AA, con lo stesso risultato in un audit non annunciato la classificazione sarà AA+ oltre all’evidenziazione sul certificato delle modalità di audit).

Come ulteriore novità, BRC ha voluto sottolineare che questo standard non è applicabile solo alle grandi organizzazioni, sviluppando un apposito programma (definito per i mercati globali) per i siti molto piccoli per i quali la piena conformità allo standard non può essere idonea ma  che vogliono implementare i sistemi di sicurezza dei prodotti di gestione della qualità.

In particolare questa opportunità si basa sui principi del programma GFSI  (Global Food Safety Initiative) che raggruppa importanti organizzazioni ed associazioni del settore alimentare che sono stati adattati in modo da permettere due tipi audit:

  • Verifica dei requisiti al livello di base che coprono i requisiti minimi dello standard BRC per consentire la produzione di prodotti sicuri e legali;
  • Verifica dei requisiti del livello intermedio, includono i requisiti di base e aggiuntivi  per la sicurezza dei prodotti.

In conclusione la nuova edizione dello standard rafforza le motivazioni per le quali le aziende possono adottarla:

  • è uno standard di livello internazionale che attraverso la certificazione emessa da un ente terzo assicura all’azienda una evidenza del rispetto di requisiti riconosciuti in materia di sicurezza ed igiene;
  • è uno strumento che consente alle aziende che lo attuano di accrescere in maniera sistematica al proprio interno la cultura della sicurezza e igiene;
  • l’ottenimento della certificazione permette all’organizzazione di avere una controparte di audit altamente competente sulle tematiche di sicurezza ed igiene con specifica competenze del settore anche grazie alla nuova classificazione di packaging field che consentirà di individuare spunti di miglioramento dell’organizzazione interna;
  • offre ora anche alle piccole organizzazioni un accesso alla certificazione dedicato con specifici requisiti.

Ciro Liguori